L’impiego sperimentale di droni nella distribuzione farmaceutica potrebbe presto allargarsi all’Italia. Alcuni studenti dell’Ipsia Galilei di Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, hanno infatti aperto una campagna web per la raccolta di fondi a sostegno di un progetto che mira a impiegare i droni nel recapito dei farmaci salvavita ad anziani e non autosufficienti. «Quelli che abbiamo creato finora» si legge sul sito della scuola «sono capaci di fare da guida turistica, di realizzare riprese video di Venezia galleggiando sulle acque della laguna e di trasportare grappa come novelli sommelier. Ora vogliamo concentrarci su un drone che sia in grado di trasportare farmaci salvavita in situazioni di emergenza». L’obiettivo della campagna è raccogliere 10mila euro attraverso donazioni “diffuse” che, come avviene normalmente per il crowdfunding, danno diritto a “premi” crescenti in base all’entità. Si va da un’ora di corso di pilotaggio droni per 50 euro a una stampante 3D per 1.200.
Come si ricorderà, un paio di mesi fa Dhl aveva lanciato in Germania il primo servizio di recapito su droni guidati a distanza. La sperimentazione mirava ad assicurare i rifornimenti ai 1.700 abitanti di un’isoletta del Nord della Germania, d’inverno collegata solo saltuariamente alla terraferma per il meteo o il mare agitato. L’obiettivo del corriere espresso, in ogni caso, era quello di testare il sistema per valutare un’eventuale estenzione dell’iniziativa.
Droni, studenti trevigiani puntano a sperimentazione
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