Dpc: rinnovato l’accordo Regione-Federfarma Lombardia

Dpc: rinnovato l’accordo Regione-Federfarma Lombardia

È stato rinnovato l’accordo tra Regione e Federfarma Lombardia in virtù del quale le farmacie aperte al pubblico continueranno a dispensare, per conto della Regione, un numero crescente di terapie ad alto costo. Si tratta dell’accordo per la Distribuzione per conto, previsto dal Dgr 796/2018.


La presa in carico del cronico

«Le farmacie rappresentano un partner importante per garantire la continuità assistenziale sul territorio grazie alla loro grande capillarità», spiega l’assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera in merito all’approvazione in giunta regionale dell’”Accordo regionale con le farmacie per la distribuzione di farmaci del Pht per conto delle ATS e per la per la fornitura di servizi”, «ecco perché abbiamo approvato un documento importante che riconferma la distribuzione dei farmaci del Prontuario ospedale-territorio da parte delle farmacie per conto delle Ats. Il nuovo accordo riconosce sette euro alle farmacie convenzionate, private e pubbliche per ogni confezione erogata e nove euro alle farmacie rurali sovvenzionate e alle farmacie con fatturato Ssn, al netto dell’Iva, non superiore a 450.000. Questa nuova remunerazione comporterà per Regione Lombardia un risparmio pari a circa tre milioni di euro».

È stato inoltre approvato un protocollo di collaborazione per la partecipazione delle farmacie al percorso di presa in carico dei pazienti cronici e fragili. L’accordo, valido per tutte le farmacie di Regione Lombardia, urbane e rurali, dalle grandi città ai piccoli centri, rafforza il coinvolgimento della farmacia nel progetto di presa in carico dei pazienti cronici che, per la gestione ottimale delle proprie patologie, devono sottoporsi a controlli periodici e assumere regolarmente terapie farmacologiche dal costo spesso elevato.

«L’accordo con Regione Lombardia integra il ruolo e sottolinea l’importanza della farmacia nell’ambito del progetto regionale di presa in carico dei pazienti cronici, definisce ancora una volta la farmacia come presidio dispensatore dei farmaci e rende concreta la farmacia dei servizi. Il prossimo passaggio sarà l’adesione delle farmacie a nuove attività di screening e prevenzione», spiega Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia. «Questo è il primo di altri accordi che le farmacie lombarde rinnoveranno con la Regione, con l’obiettivo di continuare la proficua collaborazione garantendo al sistema efficienza e costi sostenibili».

Per quanto riguarda la presa in carico dei pazienti cronici, secondo Gallera, «le farmacie rappresentano sul territorio uno dei principali punti di riferimento per i pazienti cronici e i loro familiari, vista la professionalità, la facile accessibilità e la capillare presenza sul territorio. Per questo è nostro obiettivo coinvolgerle direttamente nella presa in carico della cronicità. Regione Lombardia darà adeguata informazione ai soggetti idonei per il ruolo di gestore, di co-gestore e di erogatore per la presa in carico, sull’opportunità di sottoscrivere accordi con Federfarma Lombardia e Assofarm/Confservizi Lombardia per l’erogazione di servizi che riguardano l’aderenza e l’appropriatezza terapeutica, l’esecuzione di test autodiagnostici, come i test per glicemia e colesterolo. Gli accordi con Federfarma potrebbero riguardare anche i servizi di telemedicina come l’utilizzo di dispositivi per il monitoraggio dell’attività cardiaca in collegamento con i centri di cardiologia accreditati dalle Regioni o dispositivi per effettuare elettrocardiogrammi con modalità di telecardiologia».

In Lombardia, le persone affette da malattie croniche, secondo i dati della Regione, sono 3,5 milioni, pari a circa il 30 per cento della popolazione, una proporzione destinata ad aumentare nei prossimi anni. Il programma per la presa in carico della cronicità in Regione Lombardia è stato avviato nel 2108 e prevede la stipula di un Patto di cura (Pic) e un Piano assistenziale individuale (Pai) definiti dal medico con il paziente e da questo accettati. Al 5 giugno hanno aderito al programma 257.998 pazienti sulle 3.100.000 lettere inviate, dei quali la maggioranza si è rivolta a un medico di famiglia (217.865) mentre i restanti 40.133 si sono rivolti a strutture pubbliche o private. Stante il numero di persone che hanno risposto alla proposta della Regione, il numero di Piani di assistenza individuali già preparati è di 140.724.

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