Il Ministero della Salute segnala che dagli anni ‘90 c’è stato un notevole aumento dei Disturbi Alimentari (DA), considerati oggi una vera e propria “epidemia sociale”.
In Italia sono ormai circa 3 milioni le persone affette da DA, di cui i più conosciuti sono anoressia, bulimia e disturbo da alimentazione incontrollata.
Le vittime dei DA
Il sito del Ministero della Salute cita ‘L’età di insorgenza dei disturbi si sta abbassando; possiamo vedere già bambini di 10-11 anni soffrire di anoressia; non mancano però insorgenze in età adulta, soprattutto nel caso del disturbo da alimentazione incontrollata. Secondo le stime ufficiali, il 95,9% delle persone colpite dai disturbi alimentari sono donne. L’incidenza dell’anoressia nervosa è di almeno 8 nuovi casi per 100mila persone in un anno tra le donne, mentre per gli uomini è compresa fra 0,02 e 1,4 nuovi casi. Invece, per quanto riguarda la bulimia ogni anno si registrano 12 nuovi casi per 100mila persone tra le donne e circa 0,8 nuovi casi tra gli uomini.’
Cosa possono fare i farmacisti
Un esempio di quello che si può fare viene da Federfarma Vicenza che l’1 febbraio scorso ha ospitato una serata di formazione per gli operatori delle farmacie, in collaborazione con l’Associazione Midori.
Durante la serata si è parlato della diffusione di queste patologie e delle strutture specializzate presenti nel territorio, ma anche dei possibili segnali di allarme, utili per intercettare chi ne è affetto o i soggetti a rischio. Infine, si è parlato anche delle correlazioni tra i disturbi alimentari e i farmaci, sia per quanto riguarda i trattamenti appropriati sia per le situazioni di abuso che possono verificarsi da parte dei malati.
Nelle farmacie vicentine sarà distribuito del materiale con informazioni e indicazioni utili sui servizi e le strutture di aiuto a chi soffre di disturbi del comportamento alimentare.
Una sinergia a supporto
Esiste una sezione sul sito del Ministero della Salute che descrive i sintomi con riferimento al Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali dell’American Psychiatric Association (2013), visionabile nel dettaglio a questa pagina.
Esiste poi il sito www.disturbialimentarionline.it/ realizzato grazie alla collaborazione di Regione Umbria, la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero della Salute. Andando a questa pagina, si trova la mappa delle strutture dedicate ai DA in Italia.
Per la lotta contro i DA è chiaro che sono necessarie diverse figure professionali – medici (psichiatri/neuropsichiatri infantili, medici con competenze nutrizionali, internisti, pediatri, endocrinologi), dietisti, psicologi, infermieri, educatori professionali, tecnici della riabilitazione psichiatrica e fisioterapisti – ma sicuramente il farmacista può intervenire in prima istanza per individuare i sintomi e sensibilizzare l’opinione pubblica al tema.