Navigano sempre più spesso in Rete per informarsi sulla malattia e impararare a gestire la propria vita quotidiana. Ma sovente finiscono per disorientarsi su terapie e farmaci. E’ il nuovo identikit dei pazienti con diabete, tracciato a Roma nei giorni scorsi in un incontro tra esperti alla vigilia della Giornata mondiale del diabete: cresce il numero delle persone affette dalla patologia, che ha ormai assunto proporzioni epidemiche (387 milioni di diabetici in tutto il mondo) e aumentano i malati che si affidano al web per informarsi e capire. Con rischi non indifferenti: «Tanta informazione» ha osservato Agostino Consoli, ordinario di Endocrinologia all’Universita’ di Chieti-Pescara «non può essere sempre corretta e finisce con il diventare “troppa”. Ben venga un paziente più consapevole, ma solo se questo è utile a rendere più solido e vivace il suo apporto al team terapeutico».
Il problema informazione è reso quanto mai urgente dalle dimensioni della patologia: gli italiani con diabete sono raddoppiati nell’arco degli ultimi 30 anni e ammontano oggi a circa 5 milioni, ovvero l’8% della popolazione. A fornire le cifre è il Rapporto Arno diabete 2015, elaborato dalla Società italiana di diabetologia (Sid) e dal Cineca, il Consorzio interuniversitario: dai dati, in particolare, si stima siano 3.780.000 gli italiani con diabete accertato. A questi vanno aggiunti i casi di diabete non riconosciuto, che si stima siano 1 ogni 4 casi di diabete noto, per un totale di circa 5 milioni. Oltre il 65% ha più di 65 anni, mentre il 3% ne ha meno di 35.
Diabetici sempre più spesso sul web, ma disorientati
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