Dhl vuole crescere ma come partner di servizio

Intervista a Eddy De Vita, presidente e amministratore delegato di Dhl Supply Chain, sui programmi del gruppo per la divisione Healthcare: cresce la voglia di arrivare sempre più spesso a casa del paziente, ma senza guerre ai partner di filiera

Dhl vuole crescere ma come partner di servizio

Si estende per circa 20mila metri quadri di superficie e dispone di 23.000 posti pallet. E’ il nuovo sito logistico che Dhl – nota multinazionale della distribuzione – ha inaugurato ad aprile a Cerro al Lambro, a sud est di Milano, per rafforzare la propria attività logistica nel canale farmacia e nel comparto homecare. Per chi segue il comparto della distribuzione intermedia la notizia non rappresenta una sorpresa, perché da tempo il gruppo tedesco persegue nel segmento strategie di crescita e di espansione: la divisione Healthcare di Dhl Supply Chain detiene già il 30% del mercato, dispone in Italia di sette centri di distribuzione, 110.000 metri quadri di superfici a temperatura controllata e altri 4.000 di stoccaggio refrigerato e ha già tra i suoi clienti industrie del farmaco, ospedali, farmacie, grossisti, case di cura e strutture della Gdo. E poi ci sono le Asl e i loro assistiti, ai quali per ora offre servizi domiciliari nel settore dei medical devices ma un giorno potrebbe anche farlo con i farmaci. Ne parla a Pharmaretail Eddy De Vita, presidente e amministratore delegato di Dhl Supply Chain Italia e amministratore delegato di Dhl Supply Chain Europe.

Presidente, quali sono i programmi del gruppo nella logistica della Salute?
Innanzitutto uno sguardo d’insieme: Dhl è un gruppo operante in tutta Europa che riassume sotto di sé tre diverse aziende: Dhl Express, Dhl Global Forwarding e Dhl Supply Chian. Quest’ultima è divisa a sua volta in cinque settori uno dei quali è la divisione Healthcare, che si occupa di logistica del farmaco e dei medicali e che si è sviluppata da una decina di anni con l’acquisizione di Pharma Logistics. Tra le nostre attività ci sono il rifornimento al grossista per conto dell’industria, la distribuzione ai canali retail – dalle farmacie alla Gdo passando per le parafarmacie – il recapito a ospedali, case di cura e Asl. Nel tempo abbiamo sviluppato servizi ad alto valore aggiunto, come la distribuzione dei farmaci specialisti di costo elevato e la distribuzione a temperatura 2-8 gradi, necessaria per esempio nella gestione dei vaccini biotech. E poi c’è la cold chain, la catena del freddo, per la quale abbiamo acquisito ulteriore competenza con l’ingresso nel gruppo di Eurodifarm.

E’ opinione diffusa che nella distribuzione farmaceutica sopravviverà solo chi saprà offrire servizi avanzati…
Questa è la nostra filosofia. Alle farmacie, per esempio, offriamo con Pharma channel un call center per la gestione dei recapiti e soluzioni di e-commerce ritagliate sulle esigenze del titolare. Alle aziende farmaceutiche offriamo soluzioni personalizzate che comprendono anche la disponibilità di magazzini per il rifornimento delle reti degli informatori medico scientifici. Agli ospedali proponiamo la gestione completa in outsourcing dei loro magazzini e alle Aziende sanitarie la consegna a domicilio di medicali – per esempio le apparecchiature per la dialisi – completa di installazione, manutenzione e ritiro dell’usato.

Forse alle Asl potrebbe far gola anche il recapito a domicilio dei farmaci…
Al momento questa attività non è consentita, il giorno in cui lo dovesse essere rientrerebbe certamente tra le nostre aree di interesse.

Sui servizi a domicilio c’è anche l’interesse delle farmacie, cui forse farebbero comodo partner capaci di fornire assistenza a distanza…
Siamo disponibili a ogni genere di collaborazione con i nostri partner della filiera. Abbiamo la possibilità di proporre pacchetti di servizi “tailor made”.

Però nel comparto la presenza di un gruppo forte come il vostro, con capacità di investimento consistente e progetti che potrebbero portarvi fino alla posta di casa dei pazienti, è anche motivo di preoccupazione per gli operatori della filiera…
Timori infondati. Noi cerchiamo innanzitutto sinergie che diano l’opportunità di allargare le relazioni che già abbiamo con gli attori del comparto. Ci consideriamo una società di servizi a disposizione dei nostri partner.

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