Da FarmacistaPiù nuovi strumenti per la professione

Da FarmacistaPiù nuovi strumenti per la professione

Un mestiere antico quello del farmacista e in continua evoluzione. FarmacistaPiù, la kermesse dedicata ai farmacisti – voluta dalla Fondazione Cannavò, con il patrocinio della Fofi, Farmindustria, Assogenerici, Assosalute, Regione Lombardia, Aisa e organizzata da Edra a Milano dall’8 al 10 maggio – fa il punto sul ruolo e sulle competenze del camice bianco. E ne disegna i contorni in un’epoca come quella attuale, caratterizzata sia dalla crisi economica, sia dall’urgenza di guardare verso un futuro ricco di aspettative.


Inoltre, sullo sfondo di uno scenario sempre più cosmopolita, conoscere i farmaci per principio attivo e non solamente per nome commerciale è davvero essenziale e può condurre a un innalzamento della cultura del benessere e a una maggiore aderenza terapeutica. Per questa ragione Teva Italia ha deciso di agevolare la comunicazione “internazionale” in farmacia attraverso la sponsorizzazione di Translaid, l’innovativo servizio di traduzione telefonico patrocinato da Fofi, che permette di superare con immediatezza le barriere linguistiche. Inaugurato a Milano e provincia – interessate proprio in questi mesi da Expo – il servizio verrà a breve diffuso nelle farmacie selezionate di tutta Italia.


In sintesi, il paziente internazionale, riconosce la farmacia in cui viene effettuato il servizio da una vetrofonia affissa all’ingresso e indica al farmacista la lingua d’interesse grazie a un display da banco. Il camice bianco, a questo punto, identifica la linea telefonica relativa alla lingua parlata dal cliente e chiama l’interprete dedicato direttamente dal proprio telefono. A sua volta, l’interprete procede con la traduzione delle richieste del paziente e delle risposte del farmacista. Il pacchetto offerto da Translaid comprende otto lingue (inglese, francese, cinese, arabo, tedesco, giapponese e russo) ed è attivo 7 giorni su 7, 24 ore su 24. Da evidenziare che il servizio si avvale di una piattaforma operativa rodata, da dieci anni utilizzata da importanti strutture del servizio sanitario e non, quali ospedali, 118, 112, Enel e Aci.


Farmacista garante della compliance
Aderenza terapeutica protagonista anche della presentazione dei dati preliminari della terza fase della sperimentazione dell’I-Mur (Italian Medicine Use Review, Revisione dell’Uso dei Medicinali), promossa dalla Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani e condotta dalla Medway School of Pharmacy (Università del Kent). Obiettivo del trial, la valutazione dell’efficacia dell’intervento del farmacista sui pazienti in trattamento per asma bronchiale. La ricerca patrocinata dalla Fofi, ha ricordato Andrea Manfrin, coordinatore della ricerca, ha «l’obiettivo di catalizzare il processo di evoluzione del farmacista da dispensatore di farmaci a erogatore di prestazioni professionali capaci di generale outcome clinici prima ed economici poi, con l’introduzione di questo primo servizio cognitivo nella farmacia di comunità italiana». I dati di questa analisi preliminare, riassume Manfrin «confermano l’efficacia dell’I-Mur: a seguito della prestazione del  farmacista la variazione nel controllo dell’asma appare non solo evidente e statisticamente significativa, ma cosa ancora più rilevante, clinicamente significativa; infatti nei pazienti si è osservato un aumento dell’aderenza alla terapia prescritta dal medico pari al 44% e, per esempio, l’utilizzo dei Fans, farmaci generalmente non indicati nel paziente asmatico, è stato ridotto del 33%».

«Siamo orgogliosi di questi risultati» ha commentato il presidente della Fofi Andrea Mandelli «per i quali va un plauso anche alle centinaia di colleghi che hanno collaborato nella veste, inedita per la farmacia italiana, di sperimentatori. Siamo certi che i dati definitivi confermeranno questa tendenza, e saranno un ottimo argomento per promuovere un nuovo ruolo del farmacista nel processo di cura e di assistenza. Come testimonia anche il successo di FarmacistaPiù, la professione sta attraversando una fase di importante evoluzione, anche e soprattutto a vantaggio dei cittadini e della sanità italiana».

Di scena un Manuale per gestire la compliance
Tra gli obiettivi del farmacista del futuro, come messo in evidenza nel corso di FarmacistaPiù, non può poi mancare l’impegno a garantire l’aderenza terapeutica del paziente. Un traguardo essenziale, considerata soprattutto la diffusione progressiva dei farmaci equivalenti e le ancora molte incertezze che gli italiani denunciano quando si parla di farmaci non griffati. «Certamente spostare l’attenzione dal brand alla molecola è uno step essenziale e da un certo punto di vista naturale che richiede un continuo aggiornamento per medici e farmacisti» racconta Alberto Martina, professore presso la Scuola di Farmacia, Biotecnologie e Scienze motorie di Bologna che a Milano a presentato il suo booklet dal titolo “Farmaci equivalenti: dalla compliance ai percorsi comunicativi”.


Il manuale, sponsorizzato da Teva Italia e molto apprezzato dai visitatori durante FarmacistaPiù, è strutturato in quattro aree/capitoli fondamentali. La prima analizza le molecole più utilizzate, la seconda chiarisce alcune terminologie e vocaboli attinenti al contesto del Farmaco Equivalente che ancora possono ingenerare confusione, la terza consiste in un mini corso comunicativo di “specializzazione” per gestire al meglio la relazione con il paziente sia da parte del medico, sia da parte del farmacista e l’ultima, infine, disamina una serie di percorsi “comunicativi pratici”


«La calibrazione dell’informazione al paziente rappresenta un passaggio cruciale» spiega Martina «e va modellata su entrambi i versanti, tecnico–scientifico e comunicativo–relazionale». «Non basta infatti» ha specificato Salvatore Butti, Business Unit Generics, Otc & Portfolio Director di Teva Italia nella prefazione del libro «tarare le terapie, ma occorre anche garantire l’aderenza terapeutica che, principalmente, passa dalla corretta informazione, per il paziente, e dalla certificazione di efficacia e qualità, per il medico».

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