Il settore della cosmetica in Italia è in buona salute: le stime previsionali per il 2017 presentate il 25 luglio nell’Indagine congiunturale di Cosmetica Italia parlano di un fatturato globale (canale tradizionale, canali professionali ed esportazioni) di 11 miliardi e di una crescita del 4,6 per cento rispetto al 2016. «In occasione della Congiunturale di metà anno – commenta Gian Andrea Positano, Responsabile del Centro Studi di Cosmetica Italia (nella foto a lato) – sono stati proposti i confronti tra canali tradizionali e nuovi canali, per dimostrare la complessità del mercato interno e, al tempo stesso, la velocità di adeguamento alle nuove situazioni da parte delle imprese nazionali». Tutti i canali, in questi primi sei mesi, hanno mostrato valori al rialzo, con un +0,5 per cento per la farmacia (percentuale che si dovrebbe riconfermare anche nel secondo semestre); un buon andamento per i canali professionali (acconciatori al +2 per cento, centri estetici +2,3 per cento) seguiti da profumeria e grande distribuzione con il +0,5 per cento e l’erboristeria +0,9 per cento. A fare da traino per la grande distribuzione sono invece i monomarca e gli spazi specializzati casa-toilette, che hanno registrato incrementi superiori al 6 per cento. Netta crescita anche per le vendite dirette, nelle quali il Centro studi di Cosmetica Italia fa convergere anche l’e-commerce che ha segnato, da gennaio a giugno un +8,5 per cento.
In farmacia
Per la farmacia lo scenario è stabile: è atteso il mantenimento fino a fine anno del +0,5 per cento, dovuto anche alla rimodulazione delle opzioni di acquisto, che hanno inciso più sui volumi che sui valori: secondo gli analisti di Cosmetica Italia la vendita di dermocosmetici varrà a fine anno 1.840 milioni di euro.
I farmacisti chiedono alle imprese cosmetiche di affiancarli sinergicamente per sviluppare al meglio riposte precise da dare alle mutate esigenze di bellezza dei clienti, che mostrano fiducia verso il canale farmacia proprio per i suoi livelli di affidabilità, di specializzazione e cura dei servizi. In farmacia, comunque, c’è ancora un grande potenziale inespresso specie per quanto riguarda la cosmesi green la cui richiesta avrà un’impennata nei prossimi anni ma vede questo canale rappresentare solo il 12,4 per cento dell’intero mercato naturale, stimato da Cosmetica Italia in 950 milioni di euro (pari al 9 per cento del fatturato cosmetico italiano).