Creme, in farmacia sempre più al top

Secondo l'analisi di targeting condotta da Gfk per Unipro, cresce tra gli italiani la voglia di apparire in salute e l'interesse per la dermocosmesi, come testimonia l'andamento del comparto creme nel canale

Creme, in farmacia sempre più al top

Nonostante la crisi, cresce tra gli italiani la tendenza a prendersi “cura di sé” e del proprio benessere, per piacere a se stessi e agli altri. Non è inseguimento di superflue vanità, ma semmai l’effetto di una sempre più spiccata sensibilità verso un significato esteso dei concetti di salute e prevenzione: la cura di sé è ormai considerato un bene primario dalla maggioranza degli italiani perché aspetto e immagine sono specchio di una salute curata e ricercata. Queste almeno sono le considerazioni che emergono dall’analisi di targeting condotta da Gfk per Unipro (da fine giugno Cosmetica Italia), l’associazione nazionale delle aziende di cosmetici.
L’indagine offre un identikit accurato dei consumatori di prodotti per la cura del corpo e della bellezza. Tra i quali, in particolare, aumenta la propensione al fare, cioè perseguire progetti di salute che comportano investimenti e strategie di lungo periodo. D’altronde la tendenza è evidente: il 72% degli italiani dive di essere molto attento alla propria salute, il 58% afferma di curare aspetto e immagine (il 4% in più rispetto a un’analoga ricerca del 2000), il 34% ha interesse che gli altri lo guardino (+12% sul 2000), il 24% usa cosmetici naturali (+4%), il 45% fa checkup periodici (+11%).
Per quanto concerne i canali di vendita, invece, non si registrano grandi novità negli equilibri: il supermercato rimane il punto d’acquisto preferito da chi compra cosmetici (lo frequenta il 45% dei 36 milioni di italiani che consuma abitualmente questi prodotti), seguito da profumerie (38%), ipermercati (19%), farmacie (6%), discount e centri commerciali (4% ciascuno) ed erboristeria (3%, come gli acconciatori).

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Classifiche a parte, il confronto tra canali evidenzia profili di consumo spessi differenti. Nel supermercato (che perde il 5% rispetto al 2009) si avverte una prevalenza dei segmenti “toiletries” sulla cosmetica vera e propria, cosa che vale anche per gli ipermercati dove tuttavia si registra una crescita di shampoo, prodotti per la cura dei capelli e pre-barba. In farmacie ed erboristerie, invece, si nota una buona diversificazione degli acquisti con una netta prevalenza del segmento creme (pure in crescita rispetto al 2009), che rimanda a un crescente interesse per la dermocosmesi a sua volta effetto delle tendenze in atto nel pubblico. I centri commerciali, infine, sono quelli che mettono in evidenza la più equilibrata trasversalità di acquisti, con una buona distribuzione delle vendite su tutti i principali segmenti.

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