Sono sempre di più gli italiani dediti al consumo socialmente responsabile: è cresciuta del 12% la quota di coloro che negli ultimi sei mesi hanno acquistato prodotti o servizi da aziende impegnate sul sociale e rappresentano ormai il 45% della popolazione i consumatori disposti a pagare di più per prodotti di aziende che hanno sviluppato programmi di responsabilità sociale. I dati provengono dall’indagine Global Corporate Citizenship realizzata da Nielsen per misurare le tendenze del consumo responsabile e disegnano il ritratto di un consumatore sempre più propenso a premiare le aziende che promuovono progetti di Corporate social responsibility.
Tra le motivazioni che orientano le scelte di acquisto di questa fetta di pubblico, in particolare, spiccano gli interventi diretti a ridurre la mortalità infantile (62%), i progetti per la disponibilità di acqua potabile sul pianeta (58%) e quelli per combattere povertà estrema e fame (56%).
Rispetto al resto d’Europa, l’Italia si colloca tra i paesi che mostrano maggiore sensibilità verso tale tema. In media, infatti, i consumatori del Vecchio continente disposti a spendere di più per prodotti di imprese attive sul fronte della responsabilità sociale non superano il 40% (cinque punti sotto il nostro paese). Slovenia, Grecia, Portogallo e Austria occupano le prime posizioni mentre Paesi Bassi e Belgio stanno agli ultimi posti.
Consumatori più sensibili alle aziende attive nel sociale
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