Con il mobile non si può più aspettare il cliente

Con il mobile non si può più aspettare il cliente

Nonostante la crisi dei consumi, ancora forte benché all’orizzonte si intravedano i primi segnali di un’inversione di tendenza, gli italiani mostrano una passione per i prodotti tecnologici che forse non ha eguali nel resto d’Europa. E’ vero, siamo una nazione “superanziana” e (come testimonia una ricerca di Moody’s) più del 20% della popolazione ha un’età superiore ai 65 anni, al pari di Giappone e Germania. Ma il tasso di diffusione dei telefoni cellulari è superiore a molti altri Paesi decisamente più “giovani”. Anzi, secondo il Centro Studio MediaWord siamo una delle nazioni con il più alto livello di penetrazione al mondo.


Gli italiani, in sostanza, sono innamorati del telefonino: ne ha almeno uno il 97% della popolazione, il 3% ne ha addirittura 3 e il 62% possiede un cellalurare tipo “smartphone”. Una ricerca Samsung Tecnonology Index dice che, nonostante la crisi,  gli italiani pagano per i loro cellulari più di quanto siano disposti a fare gli altri europei. Ogni giorno li usiamo per più di 8 ore. Ci sono persone così attaccate allo smartphone da consultarlo in continuazione. E con il telefono si può fare di tutto: guardare l’ora, usarlo come sveglia al mattino, scattare foto, girare video, inviare sms, consultare il web.


E’ un mondo in continua espansione. Mobile marketing e nuove app, per esempio, permettono a catene come Auchan di usare il cellulare per il self scanning (leggere il codice a barre dei prodotti) o pagare alla cassa in remoto. Il mobile, in particolare, sta cambiando abitudini e riti della spesa. In passato eravamo abituati a trovare il volantino della gdo nella nostra cassetta della posta. Lo sfogliavamo, sceglievamo i prodotti e poi ce li appuntavamo su un foglio di carta. La classica lista delle compere. Oggi, invece, ci si collega al sito del supermercato, si “costruisce” la lista della spesa digitale e poi si va nel punto vendita; a ogni prodotto messo nel carrello si spunta l’elenco sul cellulare, quindi si va alla cassa e si paga facendo scorrere il telefonino sotto l’apposito lettore.


Il mondo della farmacia non è rimasto estraneo a questa rivoluzione tecnologica. Oggi su Appstore si possono trovare applicazioni che tramite lo smartphone ci forniscono informazioni sui farmaci, sulle farmacie di turno più vicine a noi, ci dicono gli orari di apertura, ci segnalano le offerte attive sui prodotti e le giornate a tema, ci permettono di monitorare il nostro stato di salute. Coloro che usano queste tecnologie negli altri canali sono gli stessi che entrano nelle nostre farmacie. Dobbiamo quindi cominciare a dotarle di wifi, rivedere la nostra offerta per costruire un retail più al passo con i tempi, sfruttare gli strumenti che la tecnologia ci mette a disposizione per stare più vicini ai nostri clienti e offrirgli la shopping experience che cercano o si attendono. Diventa fondamentale conoscere attraverso le ricerche di mercato e l’analisi del bacino d’utenza le caratteristiche del proprio mercato reale e potenziale, perché l’assortimento deve essere coerente con i desideri espressi dai clienti e con il posizionamento prescelto. In farmacia siamo legati, purtroppo, ancora a un modello di vendita di tipo pull, in cui si attende che sia il consumatore a entrare nel punto vendita invece di essere noi ad attirarlo, con le tecniche di marketing e il potenziale offerto dalla tecnologia. Direi che è arrivato il momento di cambiare.

(Visited 23 times, 1 visits today)
AUTORI

Professore a contratto nel Corso di Marketing Management, presso il Dipartimento di Economia e Management, Università degli Studi di Pisa. Direttore Marketing & Responsabile della rete Farmondo, network di più di 100 farmacie indipendenti ubicate in Toscana e afferenti a Cef, Cooperativa Esercenti Farmacia.

Responsabile ufficio stampa e comunicazione esterna. Responsabile del progetto formazione per le farmacie. Responsabile per la versione Toscana della rivista Profilo Salute.

Laureato in Economia e Commercio all’Università di Pisa e Master in Marketing e Comunicazione presso la SDA Bocconi, ha maturato esperienze in tutta la filiera del settore farmaceutico: industria, consulenza in farmacia e distribuzione. E’ autore del libro “Marketing: recenti applicazioni e strumenti operativi” Edizioni Plus 2005