Beauty Report 2016: i nuovi mestieri della cosmetica

Beauty Report 2016: i nuovi mestieri della cosmetica

Il settore cosmetico tiene ed evolve, lo si può definire “reattivo”, tanto che si cercano nuove figure professionali in un comparto che conta già oltre 200.000 addetti con l’indotto, vale oltre 10 miliardi di euro e ricomincia nel 2015 a crescere (+1,4 per cento) nel mercato interno. I dati del consueto Beauty Report curato da Ermeneia, a cui si abbina la 48°esima Analisi statistica coordinata dal Centro studi di Cosmetica Italia, sono stati presentati all’Assemblea pubblica dell’Associazione nazionale imprese cosmetiche. Fondamentale il ruolo dei mercati esteri, che hanno fatto registrare un aumento di oltre 14 punti percentuali per le esportazioni (pari a 3,8 miliardi di euro), generando così un saldo commerciale attivo di due miliardi di euro.

«La cosmetica cambia e con lei cambiano i mestieri e le professioni che la caratterizzano», ha commentato Fabio Rossello, presidente di Cosmetica Italia. «Le aziende di tutta la filiera, guidate da imprenditori lungimiranti, che non hanno mai interrotto gli investimenti in ricerca e innovazione, si impegnano nello studio continuo di strumenti e comportamenti verso nuove soluzioni e prodotti per soddisfare le richieste di un consumatore sempre più esigente e informato». E al centro c’è sempre la social responsability, testimoniata da iniziative come “La forza del sorriso”, realizzata per aiutare le donne in terapia oncologica a ricominciare a volersi bene anche grazie alla cosmetica.

La sezione monografica del Beauty Report 2016 è stata dedicata ai nuovi mestieri della cosmetica, che si intrecciano sempre più con i processi di comunicazione indotti dal mondo digitale. «C’è un contenuto maggiore di istruzione nei mestieri della cosmetica», ha spiegato Rossello «e lo sforzo continuo è fare percepire tutto quello che c’è dietro a un prodotto cosmetico, a livello di qualità, sicurezza, innovazione tecnologica. Su tutto il territorio europeo, grazie al severo Regolamento del 2009, possiamo dare garanzia assoluta sulla sicurezza dei prodotti cosmetici a tutela dei consumatori». La filiera del cosmetico è lunga e coesa e sa produrre risposte comuni. Otto imprenditori su dieci in questo settore hanno aumentato nel 2015 gli investimenti, si cercano nuove figure professionali sia nell’ambito del regulatory, sia del design (packaging designer, soprattutto per i prodotti venduti nei negozi monomarca), visual merchandiser e consulenti in grado di svolgere funzioni di assistenza tecnica post vendita, oltre che una funzione di formazione vera e propria.

«Innovazioni di prodotto e di canale, evoluzioni tecnologiche e nuovi media, regolamentazioni e soprattutto i cambiamenti dei consumatori trainano le naturali trasformazioni del settore e della sua “popolazione”», ha commentato Nadio Delai, presidente Ermeneia. «L’orientamento espresso dal panel di imprenditori intervistati ha collocato ai primi tre posti dei “nuovi mestieri” della cosmetica il profilo del Social media manager, dell’esperto di vendite on line e del Digital PR: un’ulteriore conferma dell’impatto rilevante di internet e delle relative applicazioni sul piano della comunicazione».

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