Nel 2018 appena concluso la velocità dei fenomeni di aggregazione è stata molto bassa, lasciando dei grandi interrogativi sul futuro scenario della farmacia in Italia.
Credo che fin dai primi mesi del 2019, con buona probabilità, per tutti gli operatori del mercato ci sarà una chiarezza molto maggiore sugli assetti distributivi e sui tempi necessari per raggiungere il nuovo punto di equilibrio. Pertanto, in tempi brevi, le aziende produttrici si confronteranno con le nuove compagini distributive avendo buona contezza del loro potenziale futuro.
Credo comunque che, almeno per i prossimi 3/5 anni, la figura del farmacista indipendente resterà il punto di riferimento centrale dello scenario distributivo nonché il principale responsabile dello sviluppo della cultura di prevenzione, salute e benessere nel nostro Paese.