Aderenza, urge alleanza medici-farmacie

Aderenza, urge alleanza medici-farmacie

L’aderenza alla terapia farmacologica è un presupposto fondamentale per l’efficacia e la sicurezza dei trattamenti. A fronte di una prescrizione appropriata, la non aderenza si traduce in un danno ai pazienti e a un calo di sostenibilità del Sistema sanitario. In media, il 40% dei cittadini europei non rispetta le cure che i professionisti della salute ritengono opportuno seguire. Rispetto alla media europea, in Italia il numero di “inadempienti” è ancora più grave e si attesta al 50%. In pratica, un italiano su due non si attiene o abbandona la terapia e le raccomandazioni dei medici e dei farmacisti.


Dunque, malgrado l’indice di aderenza terapeutica nel nostro Paese sia sensibilmente in aumento, gli italiani faticano ancora a seguire le indicazioni del medico e del farmacista. Secondo l’ultimo Rapporto Osmed – costruito sulla base dell’analisi dei dati della medicina generale e delle Asl – il livello di aderenza è migliorato rispetto allo scorso anno per i farmaci antipertensivi (+0,2%) e per gli antidepressivi (+0,7%). Altre ricerche dimostrano che soltanto il 54% dei pazienti affetti da ipertensione rispetta disciplinatamente le cure farmacologiche. Tra i dislipidemici la quota cala al 53,7% e tra le persone affette da fibrillazione si ferma al 60%.


Persistono aree di aderenza insufficiente soprattutto quando si parla, ad esempio, di antibiotici e di farmaci per i disturbi ostruttivi delle vie respiratorie. Un nodo da sciogliere, soprattutto se si considera che in Italia sono state consumate, nel solo 2014, 1.714 dosi di medicinali al giorno ogni 1.000 abitanti. In sintesi, ogni cittadino italiano, bambini compresi, ha assunto ogni giorno circa 1,7 dosi di farmaco.


Gli anziani, che spesso seguono contemporaneamente più terapie a fronte di diverse comorbilità, sono una delle categorie più esposte: un anziano affetto da diabete, ipertensione e complicanze varie può arrivare ad assumere fino a undici pillole al giorno. Soltanto un’alleanza terapeutica tra farmacie e medici di famiglia può assicurare il raggiungimento di quello che oggi è un obiettivo urgente in chiave sostenibilità, la deospedalizzazione delle cure.


La scarsa aderenza alle terapie è un fenomeno multidimensionale e complesso che incide sull’efficacia della cura e ha un rilevante impatto economico sul sistema. È perciò importante che farmacie e medici di famiglia si mobilitino per assicurare monitoraggio e aderenza delle terapie. E’ auspicabile un collegamento più stretto fra Mmg e farmacista soprattutto sui farmaci continuativi, in relazione alla dispensazione di farmaci precedentemente o contemporaneamente assunti con e senza ricetta. Il farmacista può accorgersi di eventuali errori commessi nell’assunzione della terapia e può fornire consigli utili per evitare il rischio di interazioni o effetti collaterali, avvertendo il medico che ha prescritto i medicinali.

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