A gennaio la farmacia tira il fiato

Domina la stabilità in quasi tutti i comparti di mercato nel primo mese dell'anno: l'etico perde lievemente a valori ma resta fermo a volumi, il parafamaco invece tiene nelle vendite e arretra nelle quantità

A gennaio la farmacia tira il fiato

Il 2014 comincia all’insegna di una tendenziale stabilità. Il fatturato complessivo segna infatti a gennaio un -1,8% su base annua, accompagnato da un -1,2% nei pezzi venduti. A determinare tale risultato hanno concorso le performance dell’etico, che perde lievemente a valori (-2,2% ) e rimane stabile a volumi (+0,3%), e l’andamento complessivo di Sop, Otc e parafarmaco, che non subiscono variazioni rilevanti a fatturato (-1%) mentre calano un po’ a pezzi (-3,4%).

Anche questo mese i risultati generali della farmacia possono essere letti alla luce dell’andamento del numero dei giorni di apertura, che sono calati del 2,4% (circa un giorno), portando con sé la riduzione del -2,2% nel totale degli scontrini realizzati rispetto allo stesso mese dello scorso anno. A fronte di questo si osserva, però, una sostanziale stabilità nel numero degli ingressi medi giornalieri (+0,2%). Il valore di ogni singolo scontrino è anch’esso in linea, se non lievemente superiore, con quello del gennaio 2013, sia in termini di pezzi medi (+1,6%) sia di fatturato medio (+1,1%) per ingresso.

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Passiamo ora ad analizzare l’andamento dei singoli comparti. In ambito etico i prodotti mutuabili e i generici mostrano trend ormai abituali: i primi calano a valori (-3,7%) e “tengono” nei volumi (-0,6%), i secondi si confermano ancora una volta in crescita (+6,1% a valore e +5,5% a volumi). Gli etici non mutuabili registrano, invece, un leggero calo a fatturato (-2,7%) e a pezzi (-3,6%).

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All’interno del comparto commerciale, i farmaci senza ricetta registrano segni negativi: -7% a valori e -10,7% a volumi per i Sop, -3,3% e -6,7% per gli Otc. Soprattutto per i primi, l’arretramento è dovuto principalmente a una generale contrazione nelle vendite dei prodotti legati alle sindromi invernali. I preparati per la tosse e le malattie da raffreddamento, infatti, perdono il 14,2% a valori e il 16,3% a volumi, gli analgesici il 10% e il 13,6%, gli antidiarroici, antinfiammatori e antimicrobici intestinali il 2,6% e l’8,5%. Anche nel parafarmaco calano i segmenti legati alla stagione invernale, soprattutto nel comparto omeopatico (che registra un -2,1% a valori ed un -6,4% a volumi,) ma anche nel mercato della fitoterapia (comunque in lieve crescita a fatturato, +5,1%, e stabile a pezzi, +1,9%) per alcuni prodotti tipicamente stagionali e legati alla cura delle patologie invernali si registrano contrazioni in linea con quanto osservato negli altri comparti.
In generale il parafarmaco è rimasto stabile rispetto al gennaio del 2013 (+0,3% a valori e 1,1% a pezzi) e il risultato complessivo è dovuto ai segni positivi degli alimenti dietetici (+3% a valori, sempre trainati dagli integratori, che segnano +5% a fatturato e  +3,2% a pezzi), della fitoterapia e della veterinaria (+6,4%) ed a quelli lievemente negativi di sanitari (1,2%), dermocosmesi (-3,8%), omeopatia ed altro (-10,2%); stabile invece l’ambito dell’igiene.

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Spesa gennaio

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Spesa febbraio